Comunicato stampa 6/26/2023

maxon continua la sua storia di successo e supera il fatturato record di 700 milioni di CHF.

Nel 2022 il gruppo maxon ha registrato un fatturato record di 700 milioni di CHF. – Tecnologia medicale e automazione: le colonne portanti in un ambiente turbolento – Ottima gestione delle sfide della supply chain 

 

Sachseln, Canton Obvaldo – Anche nel 2022 il gruppo maxon prosegue la sua storia di successi che dura da oltre 60 anni con un incremento del fatturato del 13 % con 707,7 milioni di CHF (anno precedente: 626,5 milioni di CHF). L'azienda guarda in modo cautamente positivo all'esercizio finanziario in corso.  

Nonostante il peggioramento dello scenario economico e la forza del franco svizzero, il gruppo maxon può chiudere l'esercizio 2022 in modo soddisfacente e positivo. Il contributo dei reparti di tecnologia medicale e automazione è stato determinante per questo risultato. Nel 2022 maxon ha investito 33,9 milioni di CHF nell'ampliamento delle proprietà capacità. Il flusso di cassa è sceso a 53,8 milioni di CHF (anno precedente: 77,4 milioni di CHF). I mercati di USA, Corea e Ungheria hanno visto uno sviluppo eccezionale. La Germania si è mantenuta stabile, mentre la Cina ha registrato una contrazione come lasciava presumere la severa politica di contrasto del coronavirus. Con 3341 collaboratori attualmente occupati, l'azienda ha avuto un incremento dell'occupazione del 4% rispetto all'anno precedente. 

“Dobbiamo ringraziare i nostri collaboratori e la nostra diversificazione se, nonostante un ambiente impegnativo e difficile, abbiamo potuto registrare un fatturato record,” spiega Karl-Walter Braun, principale azionista e presidente del Consiglio di amministrazione del gruppo maxon. “Il nostro modello aziendale diversificato con le business unit di Industrial Automation, Aerospace, Medical, Mobility Solutions e la più recente Intralogistics ha dimostrato la propria efficacia. Ci concentriamo assiduamente su questi mercati specifici per i quali disponiamo del necessario know-how,” dichiara Karl-Walter Braun. 

Potente forza innovativa per esoscheletri, e-bike e molto altro 

Come sempre è la forza innovativa di maxon ad alimentare il motore di crescita: a livello mondiale l'azienda investe 51,5 milioni di CHF (anno precedente: 46,9 milioni di CHF) in ricerca e sviluppo. “I nostri 340 collaboratori di R&D dei 10 centri di sviluppo sparsi in tutto il mondo ci permettono di dedicarci costantemente alla crescita della nostra azienda senza smettere mai di essere innovativi”, spiega Eugen Elmiger, delegato del Consiglio di amministrazione e CEO del gruppo. La gamma di prodotti è stata ampliata con gli azionamenti per robot EC Frameless ultacompatti della famiglia DT con encoder TSX, che vengono ad esempio utilizzati negli esoscheletri per pazienti con difficoltà motorie. A questi si aggiungono la linea di moderni motoriduttori di Parvalux by maxon e una unità di comando multiasse di ZUB by maxon, ampiamente utilizzati negli azionamenti per porte e nelle soluzioni di intralogistica. Un'assoluta novità è rappresentata dal servomotore EC48 con raffreddamento a liquido per sistemi di ammortizzatori di veicoli supersport. Anche tutto il gruppo di azionamento del sistema per e-bike BikeDriveAir è stato completamente rielaborato. “In seguito all'elevata domanda da parte dei clienti, per la stagione 2024 il sistema BikeDrive Air S sarà disponibile con ancora più potenza e agilità,” anticipa Elmiger. 

Le colonne portanti della tecnologia medicale e dell'automazione industriale 

Anche nell'anno d'esercizio 2022 la tecnologia medicale si attesta una colonna portante, nonostante il mercato dei respiratori, cresciuto enormemente durante la crisi del coronavirus, sia ormai saturo. Questo sviluppo è stato tuttavia compensato con l'aumento delle forniture dei mercati dei semiconduttori. Questo mercato è stato inoltre interessato da notevoli difficoltà di approvvigionamento dei componenti elettronici. Il mercato di nicchia di maxon dell'industria petrolifera e del gas ha registrato uno sviluppo soddisfacente. 

Le turbolenze mondiali espongono la supply chain a nuove sfide 

A seguito del conflitto in Ucraina si acuiscono i problemi della supply chain che interessano anche la nostra azienda. I clienti reagiscono alle turbolenze mondiali ordinando quantitativi notevolmente superiori rispetto alla media annuale al fine di rifornire i propri magazzini. Questa reazione, unita alle difficoltà e ai ritardi negli approvvigionamenti da parte dei fornitori, causa problemi con le consegne che maxon ha finora risolto con forniture parziali e un efficiente team dedicato agli acquisti. Da parte sua, maxon aumenta le scorte a magazzino per importanti componenti quali semiconduttori, magneti e fili di rame al fine di rispettare le consegne.  

L'esplosione dei prezzi dell'energia e gli alti tassi di inflazione gravano anche su maxon con un notevole aumento dei prezzi di acquisto: l'azienda è stata quindi costretta a un parziale incremento dei prezzi dei propri prodotti.  

Nuova sede produttiva a Bournemouth (Regno Unito) ormai in fase di completamento 

Nonostante la difficile situazione, maxon continua a investire in nuove sedi produttive e impianti. Ad esempio, la nuova sede produttiva della consociata Parvalux di Bournemouth (Regno Unito) è ormai in fase di completamento. Le quattro sedi del più grande produttore britannico di piccoli motoriduttori, già presenti oltremanica, verranno raggruppate a Bournemouth. Eugen Elmiger, delegato del Consiglio di amministrazione e CEO del gruppo ha annunciato: “Abbiamo inoltre rafforzato il nostro centro di innovazione in Svizzera, il Center for Robotics di Zurigo, per gestire le importanti sfide della digitalizzazione delle tecnologie di azionamento e diventare il ‘Digital Leader in Drive Technology for Products and Services’”. 

Prospettive positive 

La situazione degli ordini per l'anno di esercizio in corso si sta sviluppando come nell'anno precedente: si tratta di un andamento, positivo che non significa però un allentamento della situazione in quanto le prospettive economiche nei mercati di vendita sono estremamente incerte. “Le difficoltà negli approvvigionamenti dopo la crisi del coronavirus vengono costantemente eliminate e i nostri fornitori sono nuovamente in grado di assicurare consegne rapide. Tuttavia, molti clienti stanno smantellando i propri magazzini e, in seguito al notevole aumento dei tassi di interesse, sono più orientati a quantitativi più ridotti e tempi di ordinazione più brevi. E noi dobbiamo regolarci di conseguenza,” spiega Karl-Walter Braun. 

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