Cybathlon 2024
SmartArM: Cambiare le percezioni dei portatori di protesi
SmartArM rappresenta l'apice dell'attuale tecnologia delle protesi del braccio. Sviluppato da un team di ricerca francese specializzato, è stato sottoposto a significativi miglioramenti dal suo lancio iniziale.
Nell'ambito dell'ingegneria bionica, dove tecnologia e biologia si intersecano, pochi sviluppi sono paragonabili allo SmartArM. È il frutto dell'ingegno di un team guidato dal ricercatore di robotica Nathanaël Jarrassé presso l'Istituto per i sistemi intelligenti e la robotica (ISIR) dell'Università della Sorbona di Parigi. SmartArM vuole essere un importante progresso nella tecnologia assistiva, in particolare per le persone con amputazioni della parte superiore del braccio. Nonostante le sfide come la progettazione di un gomito artificiale, il team ISIR ha presentato lo SmartArM al Cybathlon 2020, gareggiando con protesi di mano meno complesse e assicurandosi il 10° posto come prototipo.
Il pilota come membro del team
Il pilota del progetto SmartArM è Christophe Huchet. Nato senza l'avambraccio destro, il 56enne è diventato prima campione di nuoto, poi ha gestito diversi ristoranti ed è un coach professionista da alcuni anni. In qualità di pilota per lo SmartArM, la sua partecipazione al Cybathlon è un trionfo personale e una testimonianza di come le protesi bioniche possano migliorare la qualità della vita. Come membro integrante del team, è coinvolto in tutti i livelli dello sviluppo del SmartArM da 4 anni. Sottolinea che, nel giorno cruciale, la performance dell'intero team è essenziale.
Il team SmartArM: una visione condivisa
Questo team è composto, oltre a Christophe Huchet e Nathanaël Jarrassé, da un gruppo diversificato di ingegneri, ricercatori e professionisti medici che condividono una missione comune. Guidati da Nathanaël Jarrassé, ambiscono a superare i confini delle loro discipline, sfruttando le competenze che vanno dalla meccatronica alle neuroscienze. La loro visione va oltre l'innovazione tecnologica per cambiare gli atteggiamenti della società nei confronti delle disabilità e promuovere l'inclusione. Come afferma Jarrassé, "Lo sviluppo di tecnologie per aiutare le persone con disabilità è estremamente entusiasmante e motivante nonostante le numerose sfide".
Caratteristiche di SmartArM
Lo SmartArM è progettato per gli amputati transomerali o per quelli senza avambraccio, offrendo opzioni di controllo intuitive, capacità motorie migliorate e autonomia quotidiana. Affrontando le complessità dell'amputazione della parte superiore del braccio, gestisce controlli della mano e almeno due articolazioni con integrazione minimamente invasiva. È dotato di due gradi di libertà motorizzati, tra cui un rotatore robotico attivo del polso e un gomito attivo, e può essere utilizzato con qualsiasi protesi di mano commerciale. La sua innovazione risiede nell'architettura di controllo e nelle strategie sensomotorie, sviluppate nel corso degli anni. Le modalità di controllo includono la decodifica di schemi mioelettrici e movimenti del corpo/moncone, il miglioramento della destrezza elaborando i segnali biochimici nei muscoli e traducendoli in comandi di controllo.
Il ruolo di maxon nello sviluppo di SmartArM
Una componente fondamentale nello sviluppo di SmartArM è la partnership strategica con maxon. "maxon offre un'ampia gamma di azionamenti di piccolo diametro e motori di mercato con caratteristiche perfettamente identificate. Questo è un grande vantaggio", sottolinea Nathanaël Jarrassé. Utilizzando motoriduttori all'avanguardia DCX-GPX, noti per la compattezza, l'elevata densità di coppia, il funzionamento silenzioso e l'elevata dinamica, lo SmartArM raggiunge prestazioni e affidabilità elevate. La selezione dei motori evidenzia l'impegno del team per la qualità e le prestazioni. L'integrazione del microcontrollore EPOS 4 migliora ulteriormente le capacità del sistema di controllo. La stretta collaborazione con i colleghi maxon in Francia garantisce un servizio ottimale.
Uno sguardo al futuro: Cybathlon 2024 e oltre
Con l'inizio del conto alla rovescia per Cybathlon 2024, il team di SmartArM affronta nuove sfide. Sulla base dei successi passati, continuano a perfezionare e ottimizzare la protesi, concentrandosi sul miglioramento dell'esperienza utente e della funzionalità. Durante le Cybathlon Challenges di febbraio, il sistema ha funzionato bene, ma l'interferenza elettronica con i telefoni cellulari degli spettatori hanno rivelato che la disponibilità sul mercato è ancora lontana. Il prossimo Cybathlon mostrerà i progressi compiuti dal team in questo viaggio.
Per Nathanaël Jarrassé, partecipare al Cybathlon è molto più che competere. Al di là dell'arena, lo SmartArM rappresenta un faro di speranza per le persone con disabilità. "Per me partecipare a questo evento è importante perché ha l'obiettivo di cambiare la percezione delle persone che portano protesi".